Il tip tap è una tecnica di danza ritmica che in Italia è comunemente legata a un’epoca passata ma che in realtà si è evoluta adattandosi alla contemporaneità e ai diversi generi musicali. Nella mia storia personale è stato un colpo di fulmine che ho approfondito a più riprese, come un vecchio amore che ogni volta si rinnova. Oggi utilizzo anche questa tecnica per invitare a ritrovare radicamento e centratura; per lavorare sull’equilibrio psico-corporeo; per esercitare la memoria, anche in un’ottica di longevità; per sviluppare ascolto e coordinazione in favore di una maggiore musicalità.
Scoprire la danza in un centro yoga
I benefici psicofisici della danza sono oggi ampiamente riconosciuti dalla scienza, anche in un’ottica di longevità. Quest’anno propongo alcuni corsi di danza in un accogliente spazio di yoga e benessere situato nel centro storico di Milano, che sento molto affine alla mia filosofia di ‘muoversidadentro’. In questo articolo racconto cos’hanno in comune la danza e la pratica yoga e quali sono i benefici della danza che forse non tutti conoscono, con la speranza di allontanare i pregiudizi e suscitare il desiderio di scoprire o ritrovare il proprio essere danzante, a qualsiasi età.
Nutrire l’energia vitale: danzaterapia in una residenza per anziani
Aver ripreso gli incontri di danzaterapia con gli anziani mi ha dato spunto per raccontare la mia esperienza presso un RSA nel quale ogni anno mi reco con una sempre maggiore consapevolezza. In questo articolo riassumo l’attività attraverso le 4 fasi della dmt – l’incontro, il contatto, la trasformazione e il distacco – uno schema che ho imparato ad osservare nella quotidianità delle relazioni umane.
La dmt non ha uno scopo evasivo, anzi, invita le persone alla presenza, a incontrare la possibilità di continuare a muoversi, crescere, per scoprire sempre qualcosa di nuovo. L’esperienza in RSA testimonia che possiamo continuare a danzare ed essere creativi fino al tramonto.
La lezione del leccio
Ogni volta che mi trovo a camminare in un bosco da sola, la natura mi invita a un atteggiamento di apertura e ascolto che riesce sempre a trasformarsi in un inaspettato viaggio interiore. Il cammino lungo un sentiero questa volta mi ha condotto in una lecceta, abitata da alberi dal lungo fusto, le foglie scure e in apparente disequilibrio…
Danzare la primavera
La primavera è un invito alla danza. La natura tutta è coinvolta in un’energia rinnovata che non si risparmia, uno slancio vitale che conduce al movimento, a fare, a creare e donarsi agli altri in un’armoniosa condivisione.
La medicina tradizionale cinese invita a conformarsi ai soffi della stagione primaverile seguendo l’impulso ad aprirsi e a risvegliare il corpo e la voce, offrendo stimoli da danzare che rispecchiano ciò che possiamo osservare ogni giorno quando attraversiamo un parco. Parole chiave sono ‘schiudere’ e ‘zampillare’, ‘forza’ e ‘spinta’, ‘portar fuori’ e ‘condividere’.
Per chi desidera iniziare a scoprire la propria danza, la primavera è una maestra entusiasta che accompagna con creatività alla scoperta delle proprie possibilità espressive.
Dieci minuti di silenzio
Cosa succede se ogni giorno decido di fermarmi per 10 minuti? Nel silenzio incontro il rumore dei pensieri e di ciò che mi circonda, e insoliti maestri dello stare. Nel fare spazio ascolto i rumori di dentro, il movimento autonomo del respiro che se accolto rivela attimi di infinito. Nel silenzio il corpo parla e si fa involucro delle emozioni. Praticare il silenzio è gettare un’ancora nel mare della quotidianità.
La danzaterapia in un videoclip
Sull’onda di Sanremo, mi soffermo sul videoclip del brano “Ti muovi” di Diodato, che, diversamente da come siamo abituati a vedere la danza nei video musicali, rivela la possibilità di muovere all’esterno, attraverso l’espressione del corpo, ciò che si muove all’interno di ognuno di noi. Un’occasione per me di parlare della danza come terapia, della possibilità di incontrare gli altri attraverso un linguaggio arcaico e innato e di entrare in una dimensione comunitaria adatta a tutti attraverso gesti e movimenti, rispecchiamenti, risonanze e vibrazioni.
Il segreto delle conifere
Ogni albero è maestro. In inverno le conifere svelano il loro segreto di piante sempreverdi, insegnandoci a lasciare andare e rigenerare con continuità attraverso un movimento discreto e silenzioso. Seguire il loro esempio ci aiuta a non sovraccaricare lo zaino che portiamo nel nostro cammino di vita.
Il tesoro dell’inverno
La stagione invernale ci invita a ritmi non concessi da una società ormai troppo lontana dalla natura. Tuttavia possiamo affrontare i mesi freddi con piccole pratiche di consapevolezza per “mantenere e tesaurizzare”, come suggerisce l’antica medicina cinese.
Del camminare
Mettere un passo davanti all’altro. Per sfidare la gravità e mantenere l’equilibrio, per essere presenza, per sentire il principio della danza, per giocare e allenare i sensi, per meditare. Per godere del cammino senza pensare alla meta.