Sull’onda di Sanremo, mi soffermo sul videoclip del brano “Ti muovi” di Diodato, che, diversamente da come siamo abituati a vedere la danza nei video musicali, rivela la possibilità di muovere all’esterno, attraverso l’espressione del corpo, ciò che si muove all’interno di ognuno di noi. Un’occasione per me di parlare della danza come terapia, della possibilità di incontrare gli altri attraverso un linguaggio arcaico e innato e di entrare in una dimensione comunitaria adatta a tutti attraverso gesti e movimenti, rispecchiamenti, risonanze e vibrazioni.